Mi rivolgo ai Verdi e a Legambiente che hanno posto delle rilevanti questioni ambientali e strategiche in merito alla fase 2 e 3, ma anche in una prospettiva di più lungo periodo nel dopo Covid-19.

Mi riferisco in particolare al Turismo dolce e sostenibile che Legambiente pone tra i progetti centrali della fase 2:

Quello che trovo inaccettabile è che Legambiente e Verdi continuino ad ignorare del tutto il mio progetto TsA+ e in particolare TsA*+, quest'ultimo concretamente portato avanti da persone reali come la sindaca di Villetta Barrea, albergatori e altri che hanno riconosciuto e condiviso la bontà del progetto aderendovi con un lume di speranza. Albergatori e Pro Loco che continuo a ringraziare e ai quali va un plauso per la loro non scontata adesione al progetto. Un progetto unico nella sua fragilità e nella sua forza innovativa e propositiva.

Un progetto che merita di essere sostenuto, premiato e valorizzato. 

Un progetto che, pur trovando piena legittimazione nella fase di transizione ecologica, rischia di fallire nella generale indifferenza.

Il progetto TsA*+ mi auguro che non cada nell'oblio, ma anzi sia uno dei cardini della auspicata svolta green, soprattutto in un paese dalla spiccata vocazione turistica.

Qualcuno ha detto che le idee se non trovano applicazione restano soltanto delle allucinazioni.

Vorrei evitarlo.

La tessera TsA+ è una realtà concreta misconosciuta ma conosciuta nel paese di Villetta Barrea e gli albergatori son già pronti ad offrirla con il proprio timbro, come previsto nel progetto TsA*+, ai turisti di quel turismo dolce e sostenibile che Legambiente vorrebbe proporre come una delle strategie di rilancio del turismo nazionale. L'amaro è invece vedersi ignorare il progetto che rischia di non sopravvivere in piena contraddizione con i propositi di Legambiente sul Turismo sostenibile e di valorizzazione delle aree interne e di pregio storico e ambientale.

Resta complementare al Progetto TsA*+ di Villetta Barrea la realizzazione di un vero ed efficiente nodo di scambio modale nella stazione di Avezzano fra il servizio ferroviario (miserevole) e i bus diretti al Parco Nazionale d'Abruzzo, ancora oggi del tutto inesistente e non previsto, eppure estremamente strategico e determinante nel quadro di una vera integrazione modale sempre sbandierata, ma sempre disattesa nel nostro Paese, salvo qualche lodevole eccezione.

Tratto dagli infoservizi di Arcobaleno:

 Offerta bus

«Per quanto riguarda le linee urbane e regionali su gomma, le modifiche effettuate mirano a mantenere buone coincidenze con i treni ai vari nodi d’interscambio. L’obiettivo è quello di offrire al cliente pendolare e all’utilizzatore occasionale una catena di trasporto di qualità. Per i dettagli rimandiamo alle apposite sezioni per le singole regioni.»

modificato e aggiornato il 5/6/2020