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Aggiornamenti e considerazioni sui collegamenti tra Roma e il Parco Nazionale d'Abruzzo

La situazione complessiva dei collegamenti tra Roma e il Parco Nazionale d'Abruzzo come anche tra Roma e Pescara, in particolare con Avezzano che con la stazione e attigua autostazione resta un mancato e disatteso nodo di scambio con i servizi bus TUA e Sangritana (ma questa è un'altra storia della inesistente integrazione modale), continua a peggiorare.

La situazione ferroviaria già storicamente carente sotto tutti i profili anziché migliorare peggiora spudoratamente nell'indifferenza della politica. Strano che Legambiente da sempre attenta e vigile sui servizi ferroviari con i puntuali rapporti di Pendolaria non rilevi questa situazione come estremamente rappresentativa del deficit infrastrutturale ferroviario del centro Italia e non colga la valenza di questa ferrovia non solamente sotto il profilo del pendolarismo ma soprattutto nelle enormi potenzialità turistiche unite ai valori del Parco Nazionale e di territori e borghi dal grande pregio paesaggistico culturale e storico. Se in questi territori si intervenisse con una capacità politica di visione complessiva mettendo in sinergia e a sistema le risorse dell'intero Parco e dei suoi borghi in un progetto di sviluppo che abbia il suo motore principale nel turismo sarebbe tutta un'altra storia da raccontare.

L'esempio più noto è quanto avvenuto a Nizza con i suoi 49 comuni all'intorno che hanno unito le forze e i budget finanziari per un unico comune progetto di sviluppo come ben evidenziato nel servizio Rai di Report. Ricordiamo che Turismo senza Auto è l'unica realtà a sognare e proporre una ferrovia a scartamento ridotto tra Avezzano e Pescasseroli (sul modello della Trento-Mezzana) per aumentare l'attrattività turistica delle risorse territoriali abruzzesi in modalità sostenibile.

Se aggiungiamo il fatto che anche il Pullman dei Parchi (con un collegamento diretto da Roma Tiburtina) quest'anno non è stato ripristinato in occasione delle festività di Natale e Capodanno come avvenuto l'anno scorso (in funzione dall'8 dicembre al 6 gennaio), il quadro complessivo si presenta con un netto peggioramento dei collegamenti pubblici tra la Capitale e le località turistiche del Parco.

 

Non possiamo non rilevare la palese contraddizione tra un governo nazionale che dichiara nelle intenzioni una svolta green in direzione di un Green New Deal e queste regioni centrali, dove oltretutto trovasi la Capitale del Paese, che raccontano tutta un'altra storia. In un processo di Green New Deal il trasporto pubblico, soprattutto ferroviario, non è certamente un protagonista secondario!

 

Intanto osserviamo che il treno RV 3224 che partiva da Roma Termini alle 14:30 per arrivare ad Avezzano alle 16:02 consentendo lo scambio con il bus delle 16:35 per Castel di Sangro, adesso con i nuovi orari invernali anticipa la partenza alle 14:20 aumentando i tempi di percorrenza sia ferroviari che complessivi dell'intero viaggio. Un vero progresso! Stranamente, Pendolaria di Legambiente non ne fa il minimo cenno, anzi parla di un miglioramento dei collegamenti regionali.

 

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Robluf

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