Testo 7

PRIMA DI ABBANDONARE

LA TERRA...

 

PROVIAMO AD ABBANDONARE L'AUTO !

 

Quando ci mettiamo al volante e giriamo la chiave di accensione nel cruscotto siamo consapevoli di quanto stiamo facendo?

Oppure, al pari degli antichi Rapa Nui, non ci rendiamo conto delle conseguenze delle nostre azioni, nonostante le incomparabili possibilità di informazione che contraddistinguono i nostri tempi?

 

 

 

TsA

 

 

L'auto, insieme alla motorizzazione privata è ritenuta responsabile di almeno 1/5 delle emissioni antropiche di gas serra.

 

Nella UE ogni anno più di 120.000 persone perdono la vita a seguito di incidenti stradali mentre più di 500.000 decessi sono attribuibili allo smog in cui sempre l'auto è riconosciuta come una delle cause principali.

 

Il tempo perso nel traffico alla guida dell'auto è tempo sottratto alla nostra vita.

 

Basare la nostra mobilità urbana ed extraurbana sulla motorizzazione privata è decisamente improponibile e indesiderabile su scala planetaria soprattutto se rapportato agli attuali tassi di crescita della popolazione umana.

 

In molte nostre città il numero di sforamenti annui per superamento dei limiti di legge delle polveri sottili resta tra i più alti d'Europa con gravi rischi per la nostra salute.

 

Domeniche senza auto?

 

NO!

 

 Occorrono città senza auto!

 

Un modello di mobilità alternativo, sostenibile, oltre che maggiormente efficiente, è senz'altro possibile.

Perché non provare con un trasporto pubblico sviluppato con tecnologie evolute e interattive, opportunamente integrato da un parco auto elettrico condiviso, a guida autonoma, accessibile con abbonamenti e chipcard? Liberando spazio e offrendo più sicurezza a pedoni e ciclisti? Aumentando la vivibilità e la qualità della vita delle nostre città, paesi e regioni?

 

Difficile?

Utopico?

Irrealistico?

Impossibile?

 

Il difficile è ciò che si può fare subito; l’impossibile, è quello che richiede un po’ più di tempo.
(George Santayana)


Cominciate col fare ciò che è necessario, poi ciò che è possibile.

E all’improvviso vi sorprenderete a fare l’impossibile.
(Francesco d’Assisi)

 

 

 Le responsabilità di un disastro ecologico annunciato come anche di città invivibili non saranno certamente solo della Politica o dei governanti scelti con il nostro voto, ma di ognuno di noi, delle nostre scelte e dei nostri stili di vita.

 

L'uomo nel corso della sua storia ha spesso modificato gerarchie di valori e stili di vita.

 

Ricordiamoci che l'auto non è altro che l'estensione del nostro ego ai limiti della sua lamiera in una illusoria immagine di libertà. Infatti nelle aree urbane come negli incolonnamenti stradali e autostradali sarà sempre più prigioniera di se stessa e noi suoi schiavi sacrificandole salute, tempo, denaro e il nostro futuro.

 

Anche in riferimento all'ammonimento di Hawking:

 

 

PRIMA DI ABBANDONARE

LA TERRA...

 

PROVIAMO AD ABBANDONARE L'AUTO !

 

Gli ideali di bellezza, civiltà, lavoro, uguaglianza, solidarietà, giustizia sociale, camminano sulle gambe degli uomini e possono essere raggiunti solo sulla Terra, e non altrove, percorrendo un unico sentiero, quello dello sviluppo sostenibile.

 

TsA

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