La mail inviata al direttore del Parco Nazionale d'Abruzzo Lazio e Molise
(qui nella versione inviata il 20 giugno 2022)
Gentile direttore Luciano Sammarone, nel centenario della fondazione del Parco Nazionale d'Abruzzo le scrivo sperando vivamente in una sua cortese risposta nella condivisa sensibilità ambientale.
Siamo in un Paese nel quale spesso purtroppo non riusciamo più a parlarci e a contribuire, ognuno con le proprie capacità, al bene comune.
Da diversi anni, pur con i miei limiti e insufficienze, tento di promuovere un turismo legato a una mobilità più sostenibile ovvero quella espressa dal trasporto pubblico che senza alcun dubbio è l'asse portante della mobilità sostenibile.
Il mio progetto TsA+card proposto a Villetta Barrea non riesce a dare i suoi frutti per mancanza di partecipazione e sostegno. Eppure resto convinto che nella sua disarmante semplicità sia validissimo per promuovere un turismo più sostenibile sotto il profilo della mobilità. Le esperienze estere riferite al Parco Nazionale Svizzero lo confermano ampiamente, sembra quasi che abbiano copiato la mia idea (compresa quella del timbro della struttura ricettiva), con la differenza, al solito, del nostro enorme ritardo.
Gli Hotel e un Residence di Villetta Barrea già hanno in dotazione alcune tessere del Turismo senza Auto e sono disponibili ad offrire sconti ai turisti senz'auto. La locandina per un anno o poco più è stata affissa presso la Pro Loco, poi senza fornire spiegazioni è stata tolta in nome di non so quale progresso civile e culturale o di quali interessi locali.
La sindaca di Villetta Barrea condivide il mio progetto che purtroppo manca di respiro e supporto da parte delle istituzioni, a cominciare dall'Ente Parco.
Bene ha detto Mario Tozzi in un documentario sui Parchi naturali andato in onda recentemente e spero entrato in molte case degli italiani: "La somma degli interessi particolari e locali non coincide con l'interesse e il bene comune".
Le scrivo quindi sperando che mi dia l'opportunità di un incontro, sono romano, pensionato, non possiedo l'auto per mia scelta ma ho un piccolo appartamento a Villetta Barrea che raggiungo sempre con il trasporto pubblico. Spero che il Parco diventi accessibile a tutti, nel modo più realisticamente sostenibile, nel pieno rispetto dei luoghi e dell'ambiente e in piena coerenza con i valori e le finalità del Parco stesso. Il mio sogno è lo stesso del suo fondatore, Erminio Sipari.
È vero, non ci troviamo in Svizzera dove il PNS, che accredita solo 150 000 visitatori l'anno, usufruisce di un trasporto pubblico a cadenzamento orario con trasporto di bici e ottimali coincidenze ferroviarie, e dove almeno il 32,1 % dei turisti (da una indagine risalente al 2012) si avvale esclusivamente del trasporto pubblico, ma un Parco con un milione di visitatori annuali penso possa legittimamente ambire, soprattutto in una fase di transizione ecologica, a un trasporto pubblico migliore e degno di un paese civile.
Ogni viaggio in auto A/R, tra Roma e Villetta Barrea, immette nell'atmosfera una media di 50 kg di CO2, di conseguenza 5000 viaggi A/R in auto, corrispondenti a circa 15 000 turisti, contribuirebbero all'emissione di circa 250 tonnellate di CO2, oltre all'inquinamento atmosferico prodotto. Pertanto coloro che scelgono il trasporto pubblico meriterebbero l'esenzione dalla tassa di soggiorno in riconoscimento dei loro meriti ambientali che si traducono anche nell'azzeramento di occupazione di suolo, minor traffico e minori rischi di incidentalità stradale.
Questa mia iniziativa, se resa più visibile, ad esempio il logo TsA sul sito del Parco, Pro Loco, Uffici Turistici o sui siti di alcuni Hotel come nel caso dell'Hotel Italia di Siena, potrebbe senz'altro creare un circolo e un indotto virtuoso di turismo sostenibile, identitario e riconoscibile, sull'onda di una crescente sensibilità ambientale, sulle ali di un desiderio di sempre maggiore sostenibilità a tutti i livelli, mobilità compresa. Un progetto semplice ma efficace che attende solo di essere messo alla prova con opportune promozioni e visibilità.
Avevo inviato una mail il 19 febbraio scorso all'indirizzo "oltrecoronavirus@parcoabruzzo.it" riguardo un progetto sanitario-terapeutico sulla fruizione turistica del Parco, ma senza ottenere alcuna risposta.
In sostanza la mia idea è di estendere il progetto a Pescasseroli con l'adesione di alcuni Hotel. Anche un piccolo sconto sui centri visita o iniziative del Parco sul modello svizzero farebbe certamente parte integrante di un tale progetto, al fine concreto di intercettare un preciso target turistico suscettibile di futuri virtuosi sviluppi. Io stesso ho verificato a Pescasseroli, sul bus che da Avezzano mi portava a Villetta Barrea, della presenza di alcuni turisti che chiedevano al personale di bordo l'ubicazione dell'Hotel prenotato. Il seme c'è, andrebbe solo coltivato. È lecito sperare che l'offerta di trasporto pubblico possa correlarsi a una crescente incentivata domanda.
Ringraziando per l'attenzione attendo fiducioso una sua risposta nel nome di un turismo pienamente sostenibile.