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Un manifesto per il Turismo senz'auto

Ripropongo con qualche correzione un mio vecchio testo di qualche anno fa:

 

Turismo senza Auto (TsA) viene incontro ai turisti che scelgono di viaggiare e muoversi facendo a meno dell'auto consapevoli che il turismo stesso dipende in larga misura dalla cura e valorizzazione del patrimonio territoriale e paesaggistico, nonché dalle scelte in materia di mobilità. TsA sostiene e promuove un turismo sostenibile, rispettoso dell'ambiente, non invasivo, responsabile della preservazione e tutela delle bellezze naturali, paesaggistiche, artistiche e culturali di cui è ricco il nostro paese e ne costituiscono preziosa risorsa, non solo per il turismo, ma per l'immagine stessa del paese e per la sua economia. Solo da un turismo che non mina l'autenticità e l'integrità dei luoghi visitati e che si avvicina con passi leggeri ad arti, saperi e tradizioni può dipendere un turismo di qualità ed un futuro di civiltà. TsA si propone come luogo di incontro, spazio aperto per commenti e proposte, nella speranza e convinzione che crescendone l'adesione in numero e visibilità si possa poi influire con ruoli propositivi sulle scelte infrastrutturali utili al paese. Determinante e necessario sarà poi il coinvolgimento e la partecipazione di tutti gli operatori del settore: strutture ricettive, infrastrutture, aziende di trasporto ed amministratori pubblici. Altrimenti per i turisti il Bel Paese resterà solo bello... ma impossibile!  

TsA va oltre le esigenze e le rivendicazioni dei pendolari in materia di mobilità nella consapevolezza che la mobilità sostenibile riguarda tutti e non può essere ridotta a questione di soli pendolari. Osservandone solo un aspetto si perde la visione di insieme della mobilità generando squilibri e diseguaglianze come nel caso dell'Alta velocità, vetrina di facciata per Trenitalia, ma che nasconde la disastrosa situazione delle ferrovie regionali, per di più in fase di peggioramento. Per essere credibili in una alternativa all'uso dell'automobile la cura del ferro va estesa a tutto il corpo malato della penisola invertendo scelte di quadruplicamento e potenziamento delle reti autostradali e stradali (e contestuali potature di rami secchi ferroviari) che non faranno altro che aumentare la massa degli autoveicoli circolanti con "benefiche" conseguenze per l'ambiente, la nostra salute ed il nostro futuro. In questo TsA può esercitare un suo ruolo.

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