Molto di ciò che si propone oggi nella mobilità non è che un ritorno al passato, un ripristino di quanto già esisteva non molto tempo fa. Esempi in ambito urbano sono i tram mentre in ambito extra-urbano sono la riproposizione di ferrovie dismesse, anche in una ricostruzione ex novo, come la ferrovia delle dolomiti Calalzo-Cortina-Bolzano o quella proposta da Transdolomites con un progetto partito dal basso, dai cittadini, della ferrovia nella Val di Fiemme. Ma allora nell'implicita ammissione e consapevolezza che molte delle scelte del recente passato erano errate cosa ci impedisce di progredire verso un trasporto pubblico migliore e più efficiente rispetto al passato grazie al recente sviluppo tecnologico?
Cosa ce lo impedisce se non noi stessi?
I costi economici sono solo una ipocrita scusa dato che si spende almeno il doppio in opere stradale e viarie, corruzione e sperpero di denaro pubblico a parte.
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