I sostenitori del NO sul referendum del 4 dicembre hanno indubbiamente le loro mille buone ragioni soprattutto in riferimento all'art. 70 che, secondo il loro parere, nella nuova formulazione proposta ci espone ad un aumento dei conflitti di competenze fra Stato e Regioni.
Sul fronte del SI è pur vero però, nella visione di TsA, che un ruolo più diretto e centrale dello Stato in materia di Turismo, governo del Territorio e reti infrastrutturali strategiche come le ferrovie è in molti casi senz'altro auspicabile visti i risultati spesso fallimentari finora ottenuti dalle regioni. D'altra parte le regioni per loro natura non possono avere quella visione strategica ed equilibrata di insieme ma è altrettanto evidente e innegabile che chi andrà al governo, nell'ipotesi della vittoria del SI, avrà una maggiore influenza sui territori e un maggiore potere decisionale. Certamente se eleggiamo Trump possiamo scordarci lo sviluppo sostenibile e la lotta ai cambiamenti climatici visto il suo negazionismo climatico ma se mandiamo al governo le persone giuste o diciamo meglio una classe politica responsabile, lungimirante e innovativa (quale?) si potrebbero fare molte cose nel segno della sostenibilità e di una economia green.
Tutto sommato per certi versi potrebbe essere preferibile la vittoria del SI ma tra vantaggi e svantaggi Voi come la pensate?
Un link utile: http://www.leggioggi.it/2016/10/26/referendum-costituzionale-contenuti-riforma-cosa-cambia-per-regioni-e-autonomie-locali/
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