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La decima domanda ai candidati sindaci

Finalmente per il turismo sembra profilarsi quel ruolo chiave nella visione di una città al fine di renderla più vivibile e attrattiva, più funzionale alle esigenze di cittadini e turisti nella raggiunta consapevolezza che il turismo si lega anche allo sviluppo economico e sostenibile di una città migliorando la sua spendibile immagine. Crea inoltre o almeno aiuta a creare fra i cittadini, identità, coesione e appartenenza.

La lampadina accesa è nella considerazione che se una città funziona bene per i turisti funzionerà altrettanto bene per i residenti e viceversa dato che i servizi pubblici sono comuni a tutti e che i due ruoli spesso si scambiano: sulla metro, al mercato rionale o al ristorante troviamo entrambe le categorie come anche nella visita ad un museo.

 

Su questi temi e in riferimento alle 9 domande poste ai candidati sindaci per Roma, vorrei suggerire la decima domanda che ritengo conclusiva.

Ma prima della sua formulazione devo fare ancora qualche premessa:

in sostanza la mia proposta che non riguarda solo il turismo ma anche l'insieme dei cittadini residenti è nella definizione di uno standard riferito ai livelli di qualità ed efficienza dei servizi pubblici e privati a supporto del turismo oltre che alle qualità ambientali di una città.

 

Come servizi intendiamo sia quelli strettamente di supporto al turismo come le carte turistiche o i PIT, sia in senso più largo quelli comuni a residenti e turisti come i trasporti pubblici o i taxi.

Altra premessa è che il turismo, come già osservato, non si esaurisce nella sola visita del monumento o del reperto archeologico ma ha bisogno di un contesto di servizi e di qualità ambientali per renderlo gradevole, attrattivo e riproponibile. Non si esaurisce neanche alla sola città ma, come anche in questo caso è stato osservato, può opportunamente estendersi ad una provincia o regione a patto che i servizi, in particolare nel trasporto pubblico, offrano un certo grado di efficienza e integrazione e qui hanno certamente un ruolo le ferrovie regionali spesso a livelli non competitivi con altri paesi ma anche semplicemente squilibrati all'interno del nostro stesso paese.

La vivibilità, l'attrattiva turistica di una città si misurano anche in una serie di parametri che vanno dalla velocità commerciale dei mezzi pubblici di superficie all'estensione delle corsie preferenziali in rapporto all'estensione complessiva della rete dei trasporto pubblico, dalla quota di verde pubblico al numero dei giorni per anno di sforamento dei limiti della qualità dell'aria, dal numero di scippi, rapine, violenze alla sicurezza, controllo, decoro e pulizia della città, dai chilometri di piste ciclabili alla sicurezza dei pedoni, dai percorsi e dalle aree pedonali alla segnaletica fisica e digitale

La proposta in ambito turistico della definizione di uno standard nei livelli dei servizi e nelle qualità ambientali di una città è funzionale all'idea di istituire una sorta di bollino verde che certifichi il raggiungimento dei suddetti convenuti livelli standard da definire ma che potrebbe anche esprimersi in un indice sintetico o più indici in una scala di valori.

Credo possa essere un compito compatibile con le finalità di un ente europeo sul turismo, se mai esistesse, per mettere in virtuosa competizione turistica città e regioni europee. Anzi per dirla con termini oggi tanto in voga, la definizione di uno standard turistico riferito ai servizi e all'ambiente potrebbe essere la premessa per un asset valoriale e un relativo target di riferimento, insomma un turismo che va alla ricerca di città più vivibili e sostenibili, per conoscerle e confrontarsi che credo esista già.

 

Il fine è di unire in sinergia una serie di obiettivi quali:

  • Una maggiore visibilità al tema generale dei servizi pubblici a cominciare dal trasporto pubblico e della vivibilità di una città.

  • Una maggiore attrattiva per gli obiettivi posti nello standard dei servizi.

  • Stimolare una competizione turistica i cui risultati sarebbero facilmente comparabili e confrontabili.

  • Incentivare città e regioni ad investire in queste direzioni con adeguati finanziamenti.

  • Contribuire significativamente alla lotta ai cambiamenti climatici considerando che tutti gli interventi e le opere finalizzati a questi obiettivi sono all'insegna della sostenibilità e che le città in particolare hanno un ruolo non trascurabile nei contributi antropici all'effetto serra.

  • Fare chiarezza soprattutto per Roma sulle priorità, sulla visione.

     

Per quanto premesso la decima domanda posta ai candidati sindaci per Roma è la seguente:

 

In riferimento alla visione della città di Roma e al ruolo del turismo quale è la vostra opinione sulla definizione di uno standard nei livelli dei servizi, delle infrastrutture, delle qualità ambientali, urbanistiche e architettoniche della città immediatamente posto come primo obiettivo?

 

Sono altresì disposti i candidati a contribuire alla creazione di un ente o agenzia a livello nazionale o europeo che una volta stabiliti i suddetti criteri standard si occupi poi di monitorare i risultati nelle varie città comparandoli?

 

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Commenti: 2
  • #1

    TsA (giovedì, 19 maggio 2016 22:44)

    Mi commento da solo: la proposta è semplicemente ROCAMBOLESCA e SURREALE. Sicuramente perché è un sogno che faccio da solo.
    Chi mai o quale istituto statistico avrà i'interesse o il motivo per associare parametri del genere in un unico indice?

  • #2

    TsA (lunedì, 13 giugno 2016 19:43)

    Ho riformulato la domanda poiché mi sembrava illeggibile sperando che non lo sia anche questa